Mozambico: ecco cos’è il mare!

Le vele di tela rattoppata, il rumore dell’acqua solcata dalla chiglia in legno ed un mare immenso animato al largo da qualche sbuffo di balena. Ecco com’è il mare in Mozambico.
Non un motoscafo all’orizzonte, ma solo imbarcazioni di legno costruite seguendo ancora i dettami di Vasco da Gama. A poppa il fiero capitano, che si fa sempre aiutare da un mozzo, indispensabile per manovrare la vela latina, che manualmente va spostata con fatica da un lato all’altro della barca nel momento della virata.
In lontananza e a piccoli gruppi, canoe di legno, che oserei definire gusci di noce galleggianti, date le dimensioni, che dondolano pescatori sonnacchiosi. Vien da chiedersi se siano là da sempre.
Con il nostro dhow (tipica barca a vela in legno), che a confronto sembra una nave, avviciniamo un guscio occupato da un uomo con la barba bianca e la faccia ondulata dal tempo e dal sale. Gli chiediamo se ha visto le balene. Per un momento alza la testa, svelando degli occhi pieni di entusiasmo e indica di andare avanti. “Prima erano qui, ora il gruppo si sta spostando” – dice in portoghese -. Riabbassa la testa intento a sbrogliare le lenze e incurante delle onde che crescono.
Mentre procediamo nel verde vivace intravedo una tartaruga gigante, cha fa capolino,e dopo ancora un po’ un gruppo di delfini sorridenti. Ma non è finita!
Raggiungiamo una balena grossa che nuota con il suo piccolino. Lei salta e il piccolo la segue, cercando di imitarla. Vanno veloci e dopo un po’ con la nostra piccola imbarcazione non possiamo che salutarle.
Optiamo allora per un tuffo in una zona poco profonda e la meraviglia si apre a noi. Basta una piccola maschera per riuscire a vedere un campionario di razze di pesci, molluschi e coralli. Passano i branchi. Un polpo di dimensioni incredibili si muove tra delle rocce. Delle creature marine simili a fiori muovono lentamente i propri petali. Un pesce dai mille colori si affaccia incuriosito a scrutarti.
Questo è Il mare. Questo è il Mozambico del nord.