Restart Tourism: in Namibia si va avanti con le vaccinazioni
Creare un paese Covid free, ecco l’obiettivo della Namibia. Con un numero di casi totali di infetti di circa 45mila dall’inizio della pandemia e la campagna vaccinale iniziata circa un mese fa, il paese punta ad attirare nuovamente il turismo internazionale.
La Namibia, nota per il sua naturale caratteristica di distanziamento sociale (tra le densità abitative più basse al mondo), è stata per ora soltanto sfiorata dal coronavirus e ha continuato, salvo in brevissimi periodi di picco pandemico, a rimanere aperta al turismo.
Da mesi è sufficiente avere un test seriologico negativo non più vecchio di 7 giorni e non è prevista quarantena. Condizioni che hanno permesso l’arrivo, seppur moderato, di alcuni turisti, nonostante le limitazioni alla partenza da UK e UE.
Ora con i vaccini, destinati in primis al personale sanitario e categorie deboli e ora aperti a tutto il comparto turismo, si cerca di liberarsi dall’incubo pandemia che ha paralizzato l’economia di un paese per il quale il turismo è la terza voce del PIL, dopo diamanti/miniere e pesca (considerando che quest’ultima è allo stallo per un grave scandalo di corruzione).
Insomma un restart per il turismo con l’idea di creare un ambiente sicuro, se già non lo fosse abbastanza, per i visitatori esteri.
Al momento sono disponibili due vaccini: Sinopharm, di produzione cinese, e Astra Zeneca, di produzione indiana su brevetto inglese. Si sceglie come su un menù al ristorante. Si va nei due ospedali della capitale, State Hospital e Katutura Hospital, ci si mette in fila e nel giro di un paio d’ore si ottiene la prima dose. Tutto gratuitamente ed è sufficiente un documento di riconoscimento.
L’attesa è comunque organizzata in file con sedie a volontà e distanziamento e si viene supportati dallo staff dell’ospedale preparato a dare spiegazioni puntuali e risposte ai quesiti. Gentilezza e professionalità….un’Africa che procede contro ogni pregiudizio.
Alla fine dell’iter, viene anche consegnato un passaporto vaccinale con la data fissata per il richiamo e si attende 30 minuti per osservazione. Quindi si congratulano con te per esserti vaccinato e ti raccomandano di non bere alcol per 48 ore per il Sinopharm e due settimane per Astra Zeneca…che poi la spiegazione scientifica della differenza me la devono spiegare… Maliziosamente ho pensato fosse per far propendere al cinese che in pochi scelgono e di cui ci sono più ampie scorte….
L’Africa si muove e lo fa in fretta!