Melissa Bachman e la sua caccia al leone

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Sta facendo il giro del web la foto di questa fiera e sorridente cacciatrice. Ha ammazzato in Sudafrica questo esemplare e, con il corpo ancora caldo della preda, ha postato la foto su facebook. Sotto la foto sono apparsi tanti commenti positivi e complimenti.
Beninteso, la signora nella fotografia, il cui nome è Melissa Bachman, ha cacciato legalmente e per farlo ha pagato una cifra non trascurabile, probabilmente circa 10 mila dollari. In Sudafrica, come in altri paesi africani, è ancora possibile acquistare le licenze per sparare ad un animale della savana, anche se si tratta di specie a rischio d’estinzione.
Il dibattito sull’opportunità di concedere licenze per utilizzare il denaro raccolto per la tutela della natura è apertissimo. C’è chi afferma che senza una regolamentazione della caccia si incrementerebbe il bracconaggio e che i soldi del sacrificio di poche bestie possono salvare tante specie. Eppure, il Botswana, paese confinante con il Sudafrica, ha deciso di non permettere alcuna forma di caccia, rinunciando agli ingenti introiti.
Per quanto mi riguarda, mi chiedo sempre quale sia la soddisfazione di avere il re della savana steso senza più vita ai propri piedi. E ancora, quale gusto del macabro spinga a fotografarsi con dei cadaveri. Non trovo proprio nulla di eroico in una persona armata di fucile, con tanto di guida e assistenti anch’essi armati nel caso in cui il tiratore fosse scarso, che da lontano mira al fianco di un leone. Dov’è la sfida?
Cara Melissa, le direi se l’incontrassi, vai sulle antiche pietre dei Boscimani e impara dalle loro incisioni, in cui c’è il racconto di un equilibrio tra uomo, animali, vita e morte. Seguili a piedi nel bush con la sola lancia o con le piccole frecce dalla punta avvelenata. Renditi silenziosa e leggera come una foglia, diventa invisibile come un camaleonte, acquista la pazienza di un ragno e il coraggio di un bufalo. Allora, solo allora, sebbene a malincuore, ti dirò che avrai dimostrato coraggio.

PS: È nata una petizione, che ha già ricevuto più di 83 mila firme, per chiedere al governo sudafricano di vietare l’ingresso nel paese a Melissa Bachman, cittadina statunitense. Tra l’altro, non è la prima volta, già nel 2012 un’altra petizione contro di lei l’ha esclusa da un programma tv di National Geographic.

Comments
4 Responses to “Melissa Bachman e la sua caccia al leone”
  1. tramedipensieri ha detto:

    Non uso dire e tanto meno scrivere parolacce ma qui ci starebbe bene…non una, ma una sequenza ininterrotta!!

    Hai già scritto il mio pensiero non c’è bisogno che scriva altro, se non dolore che provo guardando l’immagine di questo esemplare ucciso.

  2. Mauro ha detto:

    non ha avuto bisogno di andare in Africa per compiere ogni serie di crimine efferato, basta vedere la sua pagina facebook, con le sue precedenti “prede£

  3. laura ha detto:

    quello che provo è dolore profondo, rabbia …spero di non incontrarla mai sulla mia strada perché questa gente non merita che insulti.

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  1. […] Leggi anche: https://cafeafrica.wordpress.com/2013/11/18/melissa-bachman-caccia-leone/ […]



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