Namibia: nuove tariffe per i parchi e aiuto alla natura

Il Ministero dell’ambiente e del turismo ha pubblicato le nuove tariffe per i parchi della Namibia.

Rispetto alle tariffe degli scorsi anni c’è stato un aumento di circa il doppio, ma era da tempo che si discuteva su livellare i prezzi d’ingresso con quelli applicati in altri paesi africani.

Alla fine, causa Covid-19, si è giunti ad un compromesso che ha aggiornato i prezzi dei biglietti, fino ad oggi decisamente bassi se si considera che per uno straniero si trattava di circa 4€ al cambio odierno, ma non li ha alzati tanto quanto si era ipotizzato inizialmente per non scoraggiare il turismo.

Le nuove tariffe prevedono 150 Nad per un adulto proveniente dall’Italia, ad esempio, ovvero circa 8 euro. Ancora un prezzo basso se si considera che un ingresso al parco Ngorongoro in Tanzania costa circa 50 USD e altri parchi in giro per l’Africa non sono da meno. Del resto si tratta di luoghi speciali, che hanno bisogno di continua cura ed attenzione, dalla manutenzione delle strade e servizi alla fondamentale tutela dell’ambiente delle specie che vi vivono. Si pensi solo a quanti uomini e mezzi sono necessari per controllare aree vaste come intere regioni italiane.

La novità assoluta, infatti, è che le nuove tariffe sono suddivise in due quote, una finisce, come già accadeva in precedenza direttamente nelle casse del Ministero delle Finanze, con diverse finalità per lo stato. L’altra parte, quella inserita con questo nuovo decreto, la “Conservation fee”, va invece direttamente al Game Fund Trust, il fondo nazionale dedicato alla manutenzione e conservazione dei parchi in Namibia.

Un passo molto importante e fortemente dibattuto, ma che finalmente concede ai parchi le risorse di cui hanno bisogno….tutto ciò nella speranza che il turismo riprenda, altrimenti tutta l’Africa sarà a rischio.

Comments
2 Responses to “Namibia: nuove tariffe per i parchi e aiuto alla natura”
  1. fravikings ha detto:

    Sono d’accordo con questa politica; preferisco spendere 4 euro in più (che è una cifra, come dici tu, piuttosto bassa) ma comunque vedere un parco ben tenuto, curato e che rispetti la flora e la fauna al suo interno piuttosto che spendere poco e trovare tutto dismesso.

    • Café Africa ha detto:

      Oltre alla manutenzione, quel denaro è fondamentale per proteggere il parco. C’è bisogno di uomini addestrati per l’antibracconaggio e di mezzi 4×4 per poter controllare tutte le zone. C’è bisogno di prevenzione e ricerche scientifiche su malattie degli animali e delle piante, di progetto per mitigare i conflitti uomo-animali e per evitare deforestazione ed incendi…etc etc etc

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