400 bufali annegati al confine tra Namibia e Botswana. Una tragedia trasformatasi in miracolo.

Circa 400 bufali sono annegati dopo essere fuggiti nel fiume Chobe al confine tra Botswana e Namibia. Una scena apocalittica, un corso di un fiume costellato da grossi corpi inerti di bovidi selvaggi.
L’origine del disastro pare sia da attribuire ad un gruppo di leoni, che avrebbe sorpreso di notte la mandria di bufali, i quali terrorizzati sarebbero scappati in direzione dell’acqua. Peccato però che il punto di fuga sia coinciso con una zona d’attraversamento profonda ed una riva opposta molto alta, di conseguenza i poveri animali una volta arrivati in acqua non hanno avuto scampo.
La notizia ha fatto il giro del mondo e già ci si preoccupava delle difficoltà di ripulire il Chobe, zona ad altissimo tasso turistico, e di evitare epidemie. Il dibattito è durato però meno di 24 ore, poiché la popolazione locale namibiana è accorsa sulla sponda del fiume per recuperare l’apprezzatissima carne. Un eccidio trasformatosi in un miracolo!
L’evento accaduto ai malcapitati bufali, una delle più gravi stragi di animali nella storia recente della regione, sebbene possa apparire sconcertante, secondo il Ministro dell’Ambiente del Botswana non è insolito, in quanto in passato si sono verificati altri annegamenti di massa nel Chobe, in particolare al largo di Sedudu Island.
Ciò che sicuramente appare però inusuale a molti esperti è il grande numero di animali morti, in quanto i precedenti casi riportano non più di 50 decessi, ma indagini svolte da entrambi i paesi confinanti non hanno evidenziato nessuna anomalia o responsabilità diversa.
La loro morte non è stata vana…consoliamoci così 🤔
Si…almeno qualcuno ne ha beneficiato!