Il documentario Ivory. A Crime Story è il risultato di tre anni di riprese in trenta paesi diversi, per un totale di oltre 250 ore di materiale grezzo sulle cause e sulle conseguenze della dilagante richiesta di avorio. La popolazione degli elefanti, duecento anni fa, corrispondeva a dieci milioni di esemplari. Oggi sono circa mezzo milione e ne muore uno ogni quindici minuti a causa del loro “oro bianco”.
L’inchiesta è stata condotta dal noto ex politico russo Sergey Yastrzhembskiy, portavoce di Boris Yeltsin e assistente di Vladimir Putin, che da alcuni anni si è dedicato alla produzione cinematografica sul continente africano. Già autore di Africa: Blood & Beauty nel 2012, denuncia soprattutto l’arroganza della Cina, considerata il principale responsabile della carneficina e del disprezzo delle regole del CITES (convenzione internazionale istituita nel ’73 per tutelare sui mercati le specie a rischio estinzione).
Il taglio crudo è una denuncia forte al mondo civilizzato, incapace di bloccare il sanguinoso business dell’avorio. Denuncia l’inefficienza di alcune organizzazioni non governative, apparentemente impegnate nella conservazione e salvaguardia di piante rare e di specie animali a rischio estinzione. Smaschera la corruzione africana che distrugge il continente dall’interno ed evidenzia lo sconcertante ruolo della Chiesa cattolica, dei monaci buddisti e della Cina nel mercato dell’avorio che ha portato questi animali sull’orlo dell’estinzione.
Evento unico nei cinema italiani il 26 settembre. Presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2016 e dedicato a “coloro che hanno perso la vita in difesa degli elefanti”.
Alessandra Laricchia, author and administrator.
After her MA in International Relations and a Phd in International Law, Alessandra undertook a freelance career as a professional journalist and researcher focused on african economic and social development themes.
She is a passionate traveller too and she has visited numerous countries in Africa - like Namibia, South Africa, Ethiopia, Kenya and Tanzania, to name a few - to get a deep and real knowledge of the continent.
Since her first time in Namibia, she fell in love with that country and she decided to become a professional guide and a travel consultant for Africa.