Burkina Faso. Il Paese più povero del mondo punta sulla cultura

Il Burkina Faso, uno stato con un PIL procapite tra i più bassi del mondo, é ricchissimo di arte e cultura.
Con oltre 200 compagnie teatrali, che portano i loro spettacoli ovunque, l’arte entra nel tessuto della società divenendo parte integrante della vita quotidiana.
Il Paese dei teatri, così lo definisce Livia Grossi, giornalista del Corriere della Sera, nel suo articolo di giovedì 14 febbraio e scrive:
Qui gli spettacoli sono un mezzo d’informazione e prevenzione sociale. Si parla di aids, emigrazione, infibulazione, decessi per parto, ma anche di come ci si cura con le erbe.
Il teatro è ovunque, sotto i baobab che proteggono i villaggi, in piazza tra la polvere rossa della strada, sotto le stelle del teatro più importante della capitale, o tra i panni stesi nella Casa della Parola, cuore pulsante dei cantastorie e antica corte di Sotigui Kouyaté, il griot scelto da Peter Brook per il suo Mahabarata”.
É qui che ogni anno, a dicembre, va in scena il Yeleen Festival, meta di tutti i cantastorie dell’Africa Occidentale.
Ho postato al versione inglese dell’articolo qui http://mcc43.tumblr.com/post/43501206353/burkina-faso-the-poorest-country-in-the-world-focuses
ciao
Tks!
Sì, è uno dei paesi africani più vivaci nel campo culturale. Inoltre è un importante sede di fiere espositive, SIAO per l’artigianato africano e il salone per il turismo e la ristorazione. Inoltre è famoso per le tour du Faso, una delle poche corse ciclistiche africane.